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Secondo Bloomberg, l’India sta per mettere al bando le cripto valute. Nulla di nuovo se si pensa che il governo aveva emesso centinaia di avvisi fiscali una volta che le valute virtuali sono oggetto di scambi monetari per un totale di 315 milioni di dollari al mese. Messe al bando le cripto valute, però, il governo si mostra sempre più interessato alla blockchain e alle sue applicazioni per il futuro dell’economia digitale.

Recentemente, il ministro delle finanze Arun Jaitley, nel discorso di presentazione del bilancio, ha sottolineato che il governo non considera che il governo adotterà misure per sradicare l’uso delle criptovalute per attività illegittime.

Il presidente della Central Board of Direct Taxes (CBDT), Sushil Chandra, ha inoltre chiarito che il denaro guadagnato grazie all’investimento in bitcoin sarà tassato .

 

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La decisione del governo indiano arriva dopo quanto successo in Giappone, dove pochi giorni fa c’è stato il più grande colpo di cripto valute della storia.  Solo una settimana fa, Coincheck  -punto di riferimento in Giappone per lo scambio di cripto valute – ha perso circa 430 milioni di euro (pari a 58 miliardi di yen) a causa di un attacco hacker.

Le monete erano custodite in quello che viene comunemente chiamato hot wallet, un archivio di valuta digitale connesso a internet per poter effettuare spese in modo rapido e agevole.  Dopo questo fatto non solo l’India è corsa al riparo con misure drastiche, ma altri paesi come la Corea del Sud si sono interrogati sull’emergente necessità di regolamentare in maniera più vincolante le cripto valute.