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Ci avevano già provato in India e in Brasile, dove le autorità hanno subito sospeso il servizio per irregolarità e rischi di privacy. Di recente Facebook è tornata a testare nel paese sudamericano la nuova funzione di WhatsApp – acquisita dalla società di Menlo Park nel 2014 per 19 miliardi di dollari – con cui inviare e ricevere denaro senza mai uscire dalla piattaforma. Di fatto è una strada non nuova nel mondo fintech: se si guarda a WeChat, la superapp cinese del gigante Tencent, milioni di consumatori già sfruttano questa innovazione pagando con un’app che non serve soltanto per chattare. Il mercato brasiliano rappresenta un test fondamentale per Facebook che, in quando Big Tech, vuole giocarsi le sue carte anche nel settore fintech.

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Come si legge su Engadget la società di Mark Zuckerberg si sarebbe messo in regola con le autorità che regolano il settore bancario in Brasile dando vita a una nuova unità chiamata Facebook Pagamentos do Brasil, soggetta alle leggi nazionali. Come sempre accade con gli esperimenti, la funzione per inviare e ricevere denaro tramite WhatsApp non è disponibile per tutti gli utenti: per un periodo non specificato una minuscola fetta di beta tester potranno fare bonifici tramite chat per un massimo di quasi 800 euro ogni mese, senza commissioni.

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La strategia di Facebook sarebbe quella di intercettare le microtransazioni, mettendo entrambe le scarpe dentro l’universo del piccolo commercio. Non è un caso che il gigante abbia voluto partire proprio da contesti come quello indiano e brasiliano, dove lo smartphone è sempre più centrale nei pagamenti. In più c’è l’obiettivo unbanked, segmento di risparmiatori che non hanno conti bancari attivi su cui le fintech stanno puntando.

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