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Sono ore complicate non soltanto per Bitcoin. Nell’ultima seduta il Nasdaq – l’indice dei principali titoli tecnologici – ha chiuso a -4.29%; i dati sulle trimestrali delle Big Tech hanno deluso le aspettative degli investitori nelle ultime settimane; in più la Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, ha aumentato i tassi di interesse di 0,5 punti percentuali in risposta al dato sull’inflazione USA (8,5%) che ha toccato i massimi dagli anni ’80. La situazione è dunque critica in generale per i mercati e, di certo, l’incertezza dovuta alla crisi geopolitica in Ucraina non aiuta aziende e cittadini. In tutto questo Bitcoin, la più importante delle criptovalute, sta seguendo un percorso tutt’altro che sorprendente: sono giorni che il suo valore è in discesa. Nelle scorse ore è sceso al di sotto dei 30mila dollari per la prima volta dall’estate 2021.

Per inquadrare il crollo del valore di Bitcoin basta fare un confronto con l’all time high raggiunto nel novembre 2021: 68,990.90 dollari. Rispetto ad allora la criptovaluta ha perso il 55%. A leggere la stampa di settore, scopriamo che non è soltanto Bitcoin a subire pesanti correzioni, ma buona parte delle criptovalute (o altcoin) come Ethereum, Cardano e Solana che registrano perdite in doppia cifra. Decrypt dà una spiegazione interessante in merito alla situazione in corso: il prezzo delle criptovalute in generale è sempre più correlato al mercato azionario, soprattutto dal momento che Bitcoin e non solo hanno visto l’ingresso (leggi investimenti o manifestazioni di interesse) da parte di importanti società e istituzioni.

Si può citare il caso di Tesla, la casa automobilistica di Elon Musk, che detiene una delle maggiori riserve in Bitcoin insieme alla società MicroStrategy di Michael Saylor. Nelle ultime ore c’è stato spazio anche per le notizie in arrivo da El Salvador: lo ricordiamo, è quasi un anno che il piccolo paese centroamericano ha introdotto Bitcoin come valuta a corso legale. Il suo presidente, Nayib Bukele, influencer e molto attivo sui social ha comunicato di aver approfittato del pesante calo di prezzo della criptovaluta per acquistare 500 Bitcoin a poco più di 30mila dollari. Il caso di El Salvador meriterebbe comunque un discorso a parte, soprattutto per ragionare su quanto i salvadoregni appoggiano o meno questa linea.

L’aspetto su cui più sembra si stia approfondendo riguarda proprio la correlazione tra crypto e titoli tech, a dimostrazione anche di una istituzionalizzazione dell’ecosistema crypto. Come ha spiegato il Financial Times – testata poco amichevole nei confronti delle crytpo – diverse società esposte in Bitcoin stanno soffrendo: la già citata MicroStrategy ha perso il 60% quest’anno; il titolo di Coinbase, il primo exchange quotatosi a Wall Street, è sceso per la prima volta sotto i 100 dollari dall’IPO del 2021.